"Teramo, finalmente un'inversione di cultura sulle esigenze della disabilità"

TERAMO – Se la possibilità di prevedere esenzioni della tassa di occupazione del suolo pubblico per quei commercianti che vogliono abbattere le barriere architettoniche dei loro esercizi è stato un ‘là concreto alla inversione di cultura verso la disabilità in questa città, la proposta di adesione alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità apre uno scenario destinato a modificarla ancor più profondamente. L’ordine del giorno che approda nel Consiglio comunale di oggi al Parco della Scienza, e che si presume possa essere approvato all’unanimità, impegnerà il Comune ben oltre la formalità dell’atto stesso: ogni iniziativa nel settore urbanistico, sociale o scolastico nella comunità locale dovrà essere ispirata al criterio e al rispetto dell’accessibilità, pena la responsabilità penale, di onta e ludibrio, di aver violato un diritto fondamentale dell’uomo. Ne è ben contento Claudio Ferrante, il presidente di Carrozzine determinate Abruzzo onlus, mentre spiega la sua soddisfazione assieme a Mauro Pettinaro, il vice: “Eravamo nel Medioevo quando decidemmo di imporre quella passeggiata empatica nel 2015 – dice -. Serviva intraprendere un percorso culturale nuovo e questa amministrazione ha aperto una strada che dobbiamo percorrere insieme”. E’ soddisfatto anche il capogruppo di Insieme Possiamo, Andrea Core, che parla di “coerenza con quanto detto nel programma elettorale, tesa a mantenere l’obiettivo di rendere questa città davvero inclusiva e accessibile a tutti, che purtroppo conta troppi edifici e luoghi inaccessibili”. Per il sindaco Gianguido D’Alberto l’aver fatto ripartire la procedura per arrivare all’approvazione del Peba, il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, è stato “passaggio propedeutico alla conferma del disability manager nella figura di Giuseppe Ciprietti”, ma conferma l’idea di un ampliamento delle competenze in questo settore, con un bando di selezione per un esperto competente. “Eravamo all’anno zero – ha aggiunto il sindaco D’Alberto -, adesso stiamo lavorando perché davvero questa città, da ostica e ostile diventi accessibile a tutti: è un nostro impegno etico e di giustizia sociale”. E l’assessore al sociale Simone Mistichelli mette sul tavolo della conferenza stampa il ‘concreto’ contributo alla causa: “Oltre alle agevolazioni sulla Cosap – ha detto – vorrei ricordare l’inserimento nel bilancio, per la prima volta, di un capitolo di spesa per 100mila euro ma sopratutto i 2 milioni che il Comune spende all’anno, 1,2 dei quali destinati all’assistenza scolastica e altri per quella domiciliare”.